Marevivo ed EcoTyre continuano il loro viaggio alla ricerca di PFU-Pneumatici Fuori Uso in mare e sbarcano a Marsala. La tappa dell’iniziativa PFU Zero sulle coste italiane 2021, patrocinata dal Ministero della Transizione Ecologica, è stata un successo: EcoTyre ha portato via da Marsala complessivamente 2.500 kg di PFU che giacevano sul fondo del mare al Molo di Mille nel Porto di Marsala e che sono stati recuperati grazie alle operazioni dei subacquei locali (Patrizio Francesco Ferro, Ivan Pipitone, Vito Pavia, Daniele Asaro, Massimiliano Piccolo, Vincenzo Giacalone, Antonino Aleci), con la presenza dei volontari di 4 senSEAbilization e grazie a Giuseppe Moceri del Cantiere Nautico Capricci Mare.
I PFU sono rifiuti che se lasciati in natura sono classificati come permanenti, cioè non si deteriorano, rimangono lì in mare o in natura per centinaia di anni. Se ben gestiti, invece sono riciclabili al 100%.
"Condividiamo i principi portati avanti da Marevivo ed EcoTyre e come amministrazione siamo ben lieti di patrocinare l'evento PFU. La nostra attenzione ai temi dell’ambiente, dell’ecosostenibilità e dell’economia circolare - ha detto Massimo Grillo, Sindaco del Comune di Marsala - è molto forte e ogni campagna, ogni iniziativa che va nella direzione del prendersi cura del pianeta non può che trovarci pienamente disponibili. Proprio in questi giorni Marsala ha ottenuto, come comune capofila, un finanziamento per il progetto Green City che, mettendo in rete varie comunità comunali del Mediterraneo, vuole promuovere soluzioni per affrontare temi come il riscaldamento globale e l’inquinamento a partire dai territori, dalle città”.
“È con vivo entusiasmo che ho accolto la proposta del Direttore Generale dell’Associazione Marevivo, Carmen di Penta, di ospitare a Marsala, per la prima volta, una tappa dell’iniziativa PFU ZERO, giunta alla sua ottava edizione. - ha commentato Carla Picardi, Comandante della Capitaneria di Porto di Marsala - L’importanza di attività di questo genere non sta solo nel rimuovere i materiali che inquinano i nostri mari, ma anche e soprattutto nel sensibilizzare i cittadini sul tema della tutela ambientale”.
“Siamo ormai giunti alla quinta tappa dell’edizione 2021 di PFU Zero sulle coste italiane; - ha dichiarato Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre - un progetto, con Marevivo, che ha contribuito a sensibilizzare, negli anni, tanti cittadini e turisti sulla corretta gestione dei PFU. Questo significa valorizzare le materie in essi contenute: la gomma ne costituisce circa il 70%, l’acciaio il 20% e le fibre tessili il restante 10%. Mentre l’acciaio e le fibre tessili hanno un mercato del riciclo consolidato, la gomma ha sbocchi più limitati; la nostra politica è sempre stata quella di favorire il recupero di materia attraverso l’utilizzo del polverino o granulo di PFU in prodotti che vanno dalle pavimentazioni antiurto ai pannelli fonoassorbenti, passando dall’arredo urbano agli asfalti modificati. Proprio per favorire il riciclo della gomma, abbiamo sviluppato, negli ultimi anni, il progetto Da Gomma a Gomma che ha consentito il reimpiego del granulo di gomma da PFU per la produzione di pneumatici nuovi, mettendo in pratica il principio base dell’Economia Circolare”.
“Giungono sempre più richieste da tutta Italia per questa iniziativa - ha affermato Carmen di Penta, Direttore Generale di Marevivo - perché è importante la sensibilizzazione. I cittadini infatti scoprono che il rifiuto può diventare una risorsa e le Amministrazioni Comunali accolgono con grande piacere i nostri interventi. Oggi in particolare un’operazione molto complessa per via di un fondale particolarmente sedimentoso a causa del quale i sub hanno trovato difficoltà nel rintracciare i PFU. Ringraziamo Comune, Guardia Costiera e tutti i volontari che hanno partecipato, in attesa di un prossimo intervento”.
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