Chiude oggi la Bit di Milano e il dato che emerge è ancora positivo sia per la Sicilia che per il versante occidentale dell’isola, con Marsala che si ritaglia un posto di rilievo. Dopo la prima giornata, domenica - dove il sindaco Massimo Grillo e l’assessore Salvatore Agate hanno illustrato la programmazione turistica offerta ai visitatori lungo tutto l’anno - le giornate di ieri e oggi sono state quelle preferite dagli operatori per visitare gli stand e intrattenere rapporti commerciali. Lo spazio espositivo di Marsala - all’interno dell’area “The best of Western Sicily - per i tre giorni fieristici è rimasto pure a disposizione di Aziende e Imprenditori turistici, alcuni dei quali hanno utilizzato lo stand di Marsala per appuntamenti e incontri in Bit. Tra questi, anche Anna Palmeri (Baglio Oneto): “Basta poco per fare innamorare tutti dei nostri luoghi e delle esperienze che possiamo proporre. Di certo c'è ancora tanto lavoro da fare nel versante occidentale e per questo dobbiamo fare rete. Invito tutti gli operatori del settore a partecipare alle fiere e alle iniziative di promozione del territorio, perché tutto è racchiuso nel racconto che sappiamo farne e nell'impegno che ci mettiamo a mantenere la promessa di un viaggio indimenticabile”. Presente alla Borsa del Turismo anche una rappresentanza dell’Azienda Florio, Maria Elena Bello e Sara Montalbano, che curano accoglienza e promozione: “Si conclude l'esperienza alla Bit per le Cantine Florio e Duca di Salaparuta, con nuovi contatti e ottime previsioni per le prossime stagioni. Ringraziamo il Comune di Marsala e il personale dell’Ufficio turistico per essere stati un punto di appoggio e riferimento in fiera”. Dichiarazioni in sintonia con quanto sta portando avanti l’Amministrazione Grillo, nella convinzione che per la crescita turistica della città è necessario avere accanto gli imprenditori, non solo per la promozione del territorio ma anche per dare continuità agli eventi. Questi, per il 2023, avranno come filo conduttore il rapporto che lega Marsala agli Inglesi a 250 dalla “Spedizione Woodhouse” che - di fatto - segnò la nascita del vino marsala.
Alessandro Tarantino