"Da parte mia non ho nessuna difficoltà, nella qualità di Sindaco della Città in cui è custodito il Giovinetto, a pronunciarmi negativamente sul possibile trasferimento del prezioso reperto da Mozia a Palazzo Te di Mantova, dove in atto è in corso di svolgimento la mostra dal titolo - La Forza del bello. L'arte Greca conquista l'Italia". Questo il parere, assai chiaro, del Sindaco sul possibile trasferimento nel museo Lombardo, fino al prossimo 6 luglio, del prezioso reperto greco. Un "NO" motivato da due ordini di fattori, come, peraltro, segnalato dallo stesso Sindaco in una nota indirizzata all'Assessore Regionale ai Beni Culturali, Nicola Leanza . "Credo - continua il Sindaco - che il Giovinetto di Mozia non debba essere trasferito dall'isola al centro dello Stagnone a Mantova per due importanti motivi. Da un lato per i rischi che comporta il suo trasporto fino a Mantova. La statua - secondo gli esperti - presenta diverse piccole crepe e scalfitture ed una eventuale movimentazione potrebbe danneggiarla in maniera irreversibile. Peraltro, in attesa di un attento ed oculato restauro, il Giovinetto di Mozia è stato inserito in un elenco di 21 opere, individuate dall'Assessorato ai Beni culturali, come inamovibili. Dall'altro - sottolinea ancora Carini - perché non si può certo privare i turisti che vengono in visita nelle nostre zone, in questo periodo dell'anno numerosi, di ammirare questo reperto che assieme alla Nave Punica ed alla Venere Callipige, rappresenta il fiore all'occhiello della nostra archeologia. Il mio auspicio è dunque quello - conclude il Sindaco - che il Giovinetto rimanga al suo posto come del resto auspica anche la Fondazione Giuseppe Whitaker, l'ente morale che ha la giurisdizione sull'isola di Mozia". L'ultima parola sul trasferimento spetterà, comunque, all'Assessore Regionale ai Beni Culturali, Nicola Leanza, che - sempre secondo Renzo Carini - dovrà, comunque, tenere in debito conto i pareri negativi del Sindaco e del Consiglio d'Amministrazione della Fondazione Whitaker.
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Nino Guercio