“LUCI DAL MEDITERRANEO”. L’OMAGGIO DELLA CITTÀ DI MARSALA ALL’ARCHEOLOGA HONOR FROST. IL CENTRO INTERNAZIONALE DI STUDI FENICI, PUNICI E ROMANI PROMUOVE IL CONVEGNO “LA STORIA DELLA RICERCA SUBACQUEA: LA NAVE PUNICA E ALTRI RELITTI”

Con la rassegna “LUCI DAL MEDITERRANEO”, promossa dall’Amministrazione Grillo, riprendono le attività culturali del Centro Internazionale di Studi Fenici, Punici e Romani, presieduto da Rossella Giglio. Il primo evento programmato dal nuovo CdA è per sabato prossimo, 7 ottobre, con una giornata dedicata all’archeologa subacquea HONOR FROST, alla storia che ha contraddistinto la scoperta del relitto della Nave punica e la nascita del Museo archeologico “Baglio Anselmi”. Una giornata di studi e approfondimenti che sarà preceduta, in mattinata, dalla cerimonia di intitolazione di una strada - l’attuale “via Isolato Egadi” che costeggia il Parco archeologico - a Miss Honor Frost, già cittadina onoraria di Marsala per aver coordinato i lavori della missione archeologica britannica che ha rilevato, recuperato, restaurato e rimontato i legni della nave punica. Un ritrovamento eccezionale, che portò alla scelta del Baglio Anselmi - poi musealizzato - quale edificio idoneo all’immediato ricovero dei legni.
La giornata di sabato proseguirà poi, alle ore 11:30, nel Complesso San Pietro, con un incontro scientifico promosso di concerto con la Fondazione Honor Frost sul tema “HONOR FROST A MARSALA. LA STORIA DELLA RICERCA SUBACQUEA: LA NAVE PUNICA E ALTRI RELITTI”. Dopo l’intervento introduttivo della dott.ssa Rossella Giglio e i saluti istituzionali, specialisti italiani e stranieri illustreranno le particolari attività svolte sulla Nave punica, ma anche le più recenti novità che provengono dalla costante ricerca scientifica che vede Marsala sempre protagonista. Al convegno, assieme ad Autorità regionali del settore Beni culturali, sarà presente Alison Cathie, presidente della “Honor Frost Foundation”, creata con la cospicua eredità dell’archeologa britannica e dedicata alla promozione degli studi di giovani archeologi. 

Alessandro Tarantino