"Solo da poco mi sono accorto della forza dirompente del mio libro, scritto per gli adolescenti ma che leggono soprattutto i genitori". E' quanto ha dichiarato Paolo Giordano nel corso dell'incontro-dibattito sul suo primo romanzo "La solitudine dei numeri primi" (Premio Strega 2008). Nell'austero Convento del Carmine tantissime persone sono rimaste affascinate dal giovane autore torinese che, a soli 26 anni, ha conosciuto un successo che, dice, "non ero affatto pronto a gestire". Dopo il saluto del vice sindaco Patrizia Montalto - in rappresentanza dell'Amministrazione Carini - si è svolto il dibattito moderato dalla giornalista Isabella Papiro, con il contributo di Renato Polizzi dell'Agenzia Comunico. Molte le domande dei lettori presenti, a conclusione di una serata che ha sicuramente invitato alla riflessione su temi importanti quali l'anoressia, il rapporto genitori-figli, il peso dei traumi adolescenziali che segnano per tutta la vita.
Intanto oggi, Paolo Giordano - accompagnato da Alfredo Bilardello della "Libreria Mondadori" - ha visitato il centro storico, sottolineando come "l'accoglienza ricevuta ieri sera al Carmine è anche frutto del calore mediterraneo che si respira in città".
Alessandro Tarantino