Il Sindaco di Marsala Renzo Carini ed il Direttore Generale dell'Asl n.9 Gaetano D'Antoni hanno firmato l'atto di cessione della ex Chiesa di San Giovannello dall'Azienda Sanitaria al Comune. L'atto, sancito ufficialmente alla presenza del Segretario Generale Bernardo Triolo, consente all'Amministrazione comunale di tornare in un possesso dell'immobile, attualmente in stato di degrado. La cessione dell'ex Chiesa è avvenuta a titolo gratuito, come aveva richiesto il Sindaco con l'obbligo, comunque, da parte dell'Ente Locale di provvedere, con propri fondi, a tutti i lavori necessari al recupero dell'edificio e con il conseguente ripristino del decoro urbano. L'ex edificio di culto, con pianta rettangolare ed esteso circa 100 metro quadrati, risulta attualmente sottoposto al vincolo della Soprintendenza ai Beni culturali ed ambientali e presenta parti di un pregevole portale gotico e porzioni dell'antica pavimentazione interna. In bilancio vi sono già disponibili 150 mila euro per un primo intervento e presto verrà redatto un apposito progetto per il recupero della struttura che sorge in via Andrea D'Anna, nel centro storico cittadino. "Abbiamo chiesto ed ottenuto dall'Asl di venire in possesso dell'ex chiesa di San Giovannello - precisa il Sindaco Carini. Ringraziamo ufficialmente il dottor D'antoni per la disponibilità dell'Azienda che dirige e contiamo, al più presto di restaurare questo edificio che sorge in una delle zone più antiche della Città. E' un obiettivo fondamentale della Giunta che presiedo rivalutare il centro storico anche attraverso il recupero ed il restauro degli edifici, sia pubblici che privati, che sono in stato di abbandono". La chiesa di San Giovanni Battista, detta comunemente San Giovannello, per distinguerla dall'altra "fuori le mura", risale al 1441 ed apparteneva alla Confraternità di San Giovanni. Fu costruita probabilmente nel XIV, epoca a cui è attribuito il portale chiaromontano. L'interno fu rifatto fra il XVII ed il XVIII secolo. La chiesa ad unica navata con copertura lignea aveva tre altari: il maggiore e due minori incassati nello spessore dei muri. Nel XIX secolo la Chiesa dalla Confraternita di San Giovanni fu ceduta al Comune che successivamente la diede in affitto a privati. La stessa chiesa divenne poi di proprietà dell'Ospedale San Biagio e quindi dell'Asl. Dell'ex luogo di culto rimane soltanto una parte del portale trecentesco a sesto acuto di stile gotico-chiaromontano e qualche elemento della decorazione braocca dell'interno.
Il Responsabile
Nino Guercio