All' On. RAFFAELE LOMBARDO
Presidente della Regione Siciliana
All' On. FRANCESCO CASCIO
Presidente dell'Ars
All'On. MASSIMO RUSSO
Assessore regionale alla Sanità
All'On. ANTONINO ANGELO BENINATI
Pres. Commissione Sanità ARS
Al DIRETTORE GENERALE ASL N.9
Dott. Gaetano D'Antoni
Al DIRETTORE SANITARIO
dell'Ospedale San Biagio
Dott.ssa Maria Concetta Martorana
Ai Parlamentari Regionali:
* On. GIULIA ADAMO
* On. MASSIMO FERRARA
* On. BALDO GUCCIARDI
* On. LIVIO MARROCCO
* On. GIUSEPPE LO GIUDICE
* On. CAMILLO ODDO
* On. PAOLO RUGGIRELLO
* On. TONY SCILLA
e, p.c. Agli Organi d'Informazione
Loro Sedi
Apprendo con grande amarezza e con rammarico che nel maxi emendamento alla Sanità predisposto dal Presidente della Regione On. Raffaele Lombardo e dall'Assessore alla Sanità on. Massimo Russo, l' Ospedale di Marsala verrà aggregato assieme a quello di Pantelleria al nosocomio capofila del Sant'Antonio di Trapani mentre quelli di Salemi, Castelvetrano ed Alcamo faranno capo all'Abele Aiello di Mazara del Vallo.
Senza nulla togliere alle altre strutture ospedaliere, mi preme evidenziare che se dovesse essere approvata dall'Ars questa proposta essa sarebbe estremamente penalizzante per la popolazione del comprensorio di Marsala, quinta città siciliana per numero di abitanti, e ciò per tutta una serie di motivazioni:
1. il nosocomio di Cardilla, che dovrebbe aprire i battenti entro il primo semestre di quest'anno, è costato alla collettività diverse decine di milioni di euro. In virtù di tale decisione essi verrebbero praticamente buttati al vento. La struttura moderna, funzionale e all'avanguardia capace di ospitare ben 250 pazienti, idonei macchinari diagnostici e spaziosi reparti, verrebbe solo parzialmente sfruttata e ciò in favore di altri presidi meno attrezzati e sicuramente vetusti e fatiscenti e soprattutto bisognosi di costosi interventi di ristrutturazione;
2. verrebbe altamente penalizzato l'intero comprensorio marsalese la cui popolazione supera abbondantemente le 100 mila unità e cioè quasi il 40% di quella residente nell'intera provincia.
3. i marsalesi che da tempo aspettano un'idonea struttura ospedaliera subirebbero oltre che il danno anche la beffa. Al posto di fruire pienamente del loro nuovo ospedale sarebbero costretti a continuare il peregrinare in altre strutture con tutte le incombenze del caso;
4. gli stessi abitanti, e non lo dico per campanilismo, si vedrebbero scavalcati dal Governo regionale che invece di scegliere un'adeguata struttura in regola con tutti gli standard di legge ne preferirebbero un'altra con certo confacente con i requisiti, sottodimensionata ed anche - lo ribadisco - vetusta.
Francamente non accettiamo e non condividiamo questa decisione. Siamo dell'avviso che chi gestisce un settore così delicato lo debba fare con la massima attenzione.
Auspico che i deputati regionali, cui spetterà l'approvazione definitiva della riforma sanitaria, sappiano ben discernere e diano quindi il giusto risalto ad un ospedale da cui una gran fetta della collettività provinciale si aspetta tanto. Chiedo, dunque, che venga rivista la decisione sull'ospedale di Marsala cui spetta - per i motivi meglio sopra specificati - di diventare capofila.
Da parte mia sono pronto, come ho già fatto, a farmi portavoce della collettività per rivendicare alla nostra Città ed ai suoi cittadini il diritto di fruire di un valido ed adeguato ospedale al posto di quello che, e non prendiamoci in giro, sarebbe solo un ambulatorio multifunzionale o polivalente.
Il Sindaco
Avv. Renzo Carini