Dopo l'emodinamica anche un altro servizio dell'Ospedale San Biagio di Marsala rischia la chiusura. E' quello di ematologia, gestito dall'equipe della dottoressa Rosaria Augugliaro che da anni brillantemente assiste una media di 300 emopatici, cioè gli ammalati delle patologie del sangue. Ebbene, secondo quanto è dato sapere, il primario del centro trasfusionale del San Biagio che da anni effettua anche un servizio di ematologia, ha bloccato sine die le prenotazioni per il trattamento degli ammalati in day hospital poiché la dirigenza sanitaria dell'Asl avrebbe rilevato un incongruenza assurda e cioè che sul piano sanitario vigente non esiste nessun servizio di ematologia: né al San Biagio né negli altri ospedali della provincia. L'abolizione delle prenotazioni ha chiaramente messo in subbuglio centinaia di pazienti affetti da emopatie che venivano assistiti al terzo piano della vecchia struttura di piazza San Francesco che adesso insorgono e, dopo una riunione tenuta tra loro, si sono ieri incontrati, nella tarda mattinata al palazzo Municipale con il Vice Sindaco Leonardo Giacalone e con l'assessore Paolo Pellegrino. A farsi portavoce degli emopatici Antonio Rallo che ha rappresentato agli amministratori le gravi ripercussioni che avrebbe la chiusura del servizio di ematologia. Fra l'altro, nel corso dell'incontro, una signora quasi in lacrime ha fatto presente che ogni mese deve effettuare delle trasfusioni di gammaglobuline (prestazione di altissima professionalità amatologica) e che l'alternativa assai rischiosa sarebbe quella di andare a Pisa o su di lì. Da parte loro sia il vice sindaco che l'assessore Pellegrino, titolare della delega alle politiche socio-sanitarie, hanno espresso la massima solidarietà agli ammalati ed hanno preso impegno che a brevissima scadenza prenderanno contatti con il manager dell'Asl per fissare un appuntamento e discutere della delicatissima situazione. "Ci rendiamo conto - afferma l'assessore Pellegrino - che la situazione è davvero delicata. Bisogna però affrontarla con i piedi di piombo per cercare di ottenere l'istituzione del servizio". Cosa questa che richiedono a gran voce gli emopatici. Se il servizio sulla carta non esiste ed invece ha funzionato benissimo già da oltre un decennio che lo si regolarizzi. Ne va della vita di tantissime persone. Le patologie ematologiche non consentono ritardi e quel che peggio indecisioni da parte dell'Asl.
L'Addetto Stampa
Nino Guercio